Bambinate. Oggi si chiama bullismo, una volta non si chiamava proprio.

Bambinate

Il bullismo è sempre esistito. Lo sa perfettamente Semo che ha un soprannome cattivo come i suoi aguzzini. Stupidi per davvero. Una via crucis che guarda caso si svolge ogni giorno, poco importa che non sia un venerdì santo. Gli adulti non vedono, la malignità dei ragazzini ci vede benissimo. E lì Semo li guarda attonito mentre fanno scempio del suo corpo e della sua anima. Gli anni passano, cinquanta se non di più. Uomini fatti e finiti che si ritrovano e scavano in un passato mai dimenticato. La giustizia arriverà per il povero Semo? No, perché nessuna giustizia esisterà mai per un’infanzia rubata, sofferta, tradita proprio da quelli che avrebbero dovuto essere i tuoi amici. Sembrano bambinate, invece è bullismo.

La caduta delle consonanti intervocaliche.

“Oggi abbiamo il pacchetto Luna, un’opzione interessante. Luna? C’era il logo di una luna crescente – penso fosse crescente, altrimenti il grafico sarebbe stato licenziato.” È la caduta delle consonanti intervocaliche o è la caduta di un professore? Il fenomeno che ha portato al passaggio dal castigliano al portoghese ci accompagna nella vita di un uomo che […]

Resto qui.

Trina ed Erich restano qui. Curon resta qui. Il dolore della guerra resta qui. La mancanza di una figlia resta qui. Tutto resta là, dove una famiglia nasce, cresce, si perde sommersa dall’acqua e dai sentimenti più sofferti. Come si fa a lasciare un posto dove ogni cosa ha avuto inizio? In mezzo Mussolini, l’amore disilluso di una […]

Il colibrì.

“Il male ha circuiti preferenziali… o si accanisce a caso?” Immobile, fermo, piantato lì, come un colibrì. Marco batte forte le sue ali per non muoversi, per vedere gli altri avanzare. C’è della resilienza in lui, ci sono dei dolori insopportabili, di cuore, di famiglia, di vita vera. Ne avrebbe tutto il diritto, ma non c’è […]

Lincoln nel Bardo. L’amore di un padre diventa il dolore di ognuno di noi.

Qualcuno ha detto che questo libro fa piangere e ridere. Non sono d’accordo, commuove o strazia a seconda degli stati d’animo. Un Presidente che abbraccia il figlio morto dopo che è stato sepolto, a mio parere strazia. Ma Willie non se n’è ancora andato per sempre, è lì in quel Bardo, luogo indefinito dove le […]