Bambinate. Oggi si chiama bullismo, una volta non si chiamava proprio.

Bambinate

Il bullismo è sempre esistito. Lo sa perfettamente Semo che ha un soprannome cattivo come i suoi aguzzini. Stupidi per davvero. Una via crucis che guarda caso si svolge ogni giorno, poco importa che non sia un venerdì santo. Gli adulti non vedono, la malignità dei ragazzini ci vede benissimo. E lì Semo li guarda attonito mentre fanno scempio del suo corpo e della sua anima. Gli anni passano, cinquanta se non di più. Uomini fatti e finiti che si ritrovano e scavano in un passato mai dimenticato. La giustizia arriverà per il povero Semo? No, perché nessuna giustizia esisterà mai per un’infanzia rubata, sofferta, tradita proprio da quelli che avrebbero dovuto essere i tuoi amici. Sembrano bambinate, invece è bullismo.

Il quaderno dell’amor perduto.

Quando un vecchio parla il mondo intero dovrebbe fermarsi ad ascoltarlo. Quando un vecchio muore, un’intera biblioteca va in fumo. Non tutte le case di riposo mettono tristezza. Helene racconta, Justine ascolta e scrive. Il ricordo di un’anziana donna diventa la trama di un amore meraviglioso. In mezzo il dolore di una giovane ragazza orfana, il desiderio […]

La misura del tempo.

La fiducia, l’amore, la misura del tempo. Una donna, un omicidio, la misura del tempo. E poi le arringhe, le confessioni, i testimoni. Carofiglio non delude, coinvolge, appassiona fa prendere le difese dell’imputato anche se si tratta di omicidio. E Lorenza, che spunta dal nulla, riaccende un passato ormai sopito. Riuscirà Guido Guerrieri a mettere da […]

Manchester by the sea.

Manchester by the sea è tutto il dolore nello sguardo di Lee. Da qui traspare il senso di una vita che si trascina in una quotidianità fatta di solitudine e lavoro. Se non che la responsabilità di un nipote gli piove addosso e non può schivarla, anche se si sposta. Fare da padre a un nipote […]

Due mogli. 2 agosto 1980.

Gianna è una sopravvissuta. Doveva essere lì insieme a decine di vittime a centinaia di feriti, invece il destino ha voluto che fosse in università. Al suo posto Anna Rosa. Innocente come gli altri 76 martiri o forse di più… Era il 2 agosto 1980. Era una stazione stracolma di gente, di sorrisi, di entusiasmo, spazzati […]