La mia vita è tutta un libro.

La compagnia delle anime finte.

Della nostra miseria, ma’. Me l’avevi infettata come una filosofia di vita. 

Vincenzina e Rosa, madre e figlia, un dialogo-monologo tra un addio e una condivisione di destini. In mezzo, un mare di personaggi rendono ancora più vero un mondo di anime finte: Rafele, marito e padre, Annarella, amica e tentatrice, Mariomaria, un po’ uomo e molto donna, Nunziata, maestro elementare poetico, Iolanda bella, troppo bella per essere lasciata in pace. Una scrittura corposa, tridimensionale, ci porta tra i vicoli e in mezzo alla povertà, ci fa respirare l’usura, la malattia, la morte. Senza nessuna via d’uscita, tranne che in una fotografia.

Yoga.

Sembra un libro sullo yoga. E lo è. Ma intorno c’è la vita, quella di uno scrittore che racconta sé stesso con i suoi limiti e le sue paure, i dolori, l’amore, il Nirvana, la meditazione, le regole, la disubbidienza, la depressione. Un romanzo, un saggio, un’autobiografia. Ognuno può leggerci quello che vuole. Ci si domanda […]

Un amore senza fine.

A che livello di follia può arrivare un amore? Un amore senza fine? Jade e David si amano come possono amarsi due adolescenti in piena tempesta ormonale. O forse no. Forse si amano in un modo irrazionale. Ma in fondo quale amore può dirsi razionale… Solo che il fuoco di un amore osteggiato diventa in […]

Madrigale senza suono.

Un madrigale senza suono è una vita priva di sentimento. È un’ossessione, è l’odio di un figlio verso un padre, è il male che dà vita a creature mostruose. Eppure questo libro, che sembra una cattedrale gotica, si poggia un sentimento ambiguo, folle e banale: l’amore. L’amore cercato, rifiutato, mai trovato, semplicemente sublimato nella musica. Gesualdo, figura […]

L’arminuta.

L’arminuta è la ritornata. Ma non sa perché. E’ stata restituita senza motivo apparente alla sua famiglia di origine. Poveri, diversi, anaffettivi, così lontani dalla sua mamma (forse) e dal suo papà (forse). Le basta poco per abituarsi, per affezionarsi alla sorella, per piangere la morte di un fratello che non sapeva neanche di avere. […]